La crescita personale può essere un labirinto confuso da percorrere da soli, ma il coaching può essere la chiave per sbloccare il tuo potenziale nascosto. Ma qual è la differenza tra uno psicologo e un coach?

Lo psicologo è l’esperto nel trattare patologie mentali ed emotive, offrendo supporto a coloro che affrontano gravi sfide in quest’ambito. Il coach, d’altra parte, ti accompagna in un viaggio personale per scoprire le tue risorse latenti, trasformando le tue credenze limitanti in convinzioni potenzianti.

Ma ricorda, il successo nel coaching richiede la tua partecipazione attiva. Sarai allenato a scoprire parti di te che nemmeno sapevi di avere, un po’ come in palestra.

Se sei motivato a migliorarti, a liberarti da ciò che non funziona più nella tua vita e ad aumentare la tua autostima e consapevolezza, il coaching potrebbe essere la strada giusta. Tuttavia, la differenza la fa sempre l’operatore. Il coaching è un’esperienza collaborativa e coinvolgente. Se desideri intraprendere questo viaggio con me, contattami per un incontro, anche telefonico, per esplorare insieme le tue mete e come raggiungerle.

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Che cosa è il coaching? Cosa si fa? Che differenza c’è fra uno psicologo ed un coach?
C’è ancora molta confusione quando si parla di crescita personale.
Il coach ti guida da un punto ad un altro della tua vita, ti aiuta a trovare risorse dove vedi solo
inadeguatezza, ti mostra opportunità dove pensi ci siano solo guai, quindi con un percorso assolutamente
personale di porta da uno stato disfunzionale ad uno più armonico di te stesso.
Questo a sua volta innesca una serie di cambiamenti incredibili a livello di relazioni, lavoro e anche salute.
Infatti le neuroscienze hanno ampiamente dimostrato il potere sul corpo fisico della mente e delle
emozioni.
Lo psicologo cura patologie, quindi è una figura adatta a coloro che pervari motivi hanno sviluppato uno
stato patologico a livello mentale ed emozionale.
Si potrebbe dire quindi che con un percorso di coaching mostri ed esalti la miglior versione di te stesso!
Si trasformano le credenze non utili in convinzioni potenzianti di conseguenza la percezione di te, degli altri
e del mondo cambia.
La presenza , la capacità di ascolto e il sentire ciò che realmente necessita a chi gli sta davanti è cura del
coach e della sua esperienza.
Personalmente credo che se una persona è realmente motivata a lasciare andare ciò che non funziona più
nella sua vita, se vuol accedere a nuovi stati di autostima e consapevolezza di se stessa, questa possa essere
una buona via.
Poi la differenza la fa sempre l’operatore ovviamente.
Se volete avvicinarvi a questa esperienza con me dovrete contattarmi ed avere un incontro, anche
telefonico, per valutare insieme se e cosa fare.
Il viaggio si fa in due e dobbiamo essere d’accordo sulla meta e su come intraprenderlo, non sarete passivi
bensì estremamente attivi in questo lavoro, allenerete parti di voi che non sapevate di avere ,un po’ come
in palestra, e vi garantisco che sarà una fantastica e nutriente esperienza!